Documentazione per l'accusa
In questa pagina si raccoglierà documentazione a supporto della non efficacia didattica delle tecnologie, di progetti fallimentari o di limitato impatto.
Inserite
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- un contributo riportato per esteso
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- link a materiali prodotti da altri. Anche in questo inserite una breve sintesi di quel contributo
- altro
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La CRUI evidenzia l'utilità data dall'e-learning nel miglioramento della didattica universitaria. In mio post commento in modo critico
Gianni
Probabilmente non è tutto oro quello che lucica nel rapporto ANEE sull e-learning in Italia (dato, per alcuni aspetti, in espansione e, per altri, in "tenuta"). Una tavola rotonda seguita alla presentazione analizza il rapporto con meno entusiasmo. L'ho ripresa nel mio blog. Vedere altri commenti al fenomeno e-learningnel mio blog nei post (novembre 06) con tag "TED".
Gianni
Mario Agati, docente di liceo, dedica al "reale" uso delle tecnologie alcuni post nel suo blog. Nel post VoliAMOinAlto descrive con ironia e con sconforto quali sono le reali richieste dei suoi colleghi insegnanti. Tanti altri post che descrivono situazioni sconfortanti di insegnanti alle prese con le tecnologie.
Gianni
Forse c'entra poco, ma da un articolo del Sole24Ore risulta che il governo canadese (già preceduto dal Vaticano!!!) ha manipolato alcune pagine di wikipedia che mettevano in cattiva luce il suo operato.
link: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Attualita%20ed%20Esteri/Esteri/2007/08/wikipedia-australia.shtml?uuid=27851e80-5257-11dc-9e19-00000e251029&type=Libero
Qui si parla di e-learning.... e si parla anche di te, Gianni!!!
http://www.scuolaer.it/page.asp?IDCategoria=129&IDSezione=380&ID=96679ù
deschoolingancora contro?
semmai ne aveste il tempo leggete:
http://www.olcos.org/cms/upload/docs/olcos_roadmap.pdf
Segnalo anche qui l'interessante rapporto della Commissione Europea "The ICT Impact Report - A review of studies of ICT impact on schools in Europe" (all'url http://ec.europa.eu/education/doc/reports/doc/ictimpact.pdf) del dicembre 2006 che "draws on the evidence from 17 recent impact studies across Europe. It identifies 12 major findings concerning the impact of ICT on teaching and learning, identifies three types of barriers and makes 13 recommendations to policy-makers, educators and researchers."
Nel documento si evidenzia, tra l'altro, il difficile rapporto degli insegnanti con le ICT nell'educazione.
Le scarse conoscenze e competenze di larga parte dei docenti riguardo alle potenzialità educative delle tecnologie fanno sì che, anche quando vi sia una generica propensione o disposizione positiva ad utilizzarle, l'utilizzo avvenga senza un preciso approccio pedagogico, senza una modifica delle consuete metodologie didattiche e senza nemmeno tentare una integrazione, minandone alla base i possibili benefici.
Questo elemento può essere usato dall'accusa per identificare eventuali correi (con tutte le attenuanti del caso - che non sarebbero poche) nel delitto di 'procurata scarsa efficacia delle ICT nell'educazione'.
marcello molino
Anche questo breve documento (all'url http://www.elearningeuropa.info/files/media/media12729.pdf) contenuto nel numero 4 di eLearning Papers ("pubblicazione digitale realizzata nell’ambito del portale elearningeuropa.info. Il portale è un’iniziativa della Commissione Europea volta a promuovere l’uso di tecnologie multimediali e di Internet a favore della formazione e dell’apprendimento.") identifica nella figura del docente il fattore critico per il successo di qualunque innovazione nell'educazione, e sottolinea come l'impatto delle ICT nei processi di apprendimento implichi necessariamente significativi cambiamenti nel ruolo stesso del docente.
Il sistema educativo dovrebbe dunque farsi carico di un adeguato sviluppo professionale dei docenti.
Anche questi elementi potrebbero essere utili all'accusa per identificare eventuali correi e complici e formulare ancora più attentamente il capo d'imputazione di 'procurata scarsa efficacia delle ICT nell'educazione'.
marcello molino
Un intressante paper in discussione questa settimana su IT forum "Who killed e-learning?"
Lo ho ripreso nel mio blog.
Queste, in sintesi, le principali ragioni del fallimento dell'e-learning evidenziate nel paper in questione sulla base dell'esame di abbondante letteratura internazionale.
...................... evidenzia che, le ragioni di ciò sono da attribuirsi:
- al disallineamento tra gli obiettivi del business ed i bisogni di formazione. Troppo spesso le strategie di e-learning si sono basate interamente su un modello centrato sui costi ed avendo il ritorno dell’investimento (ROI) come la motivazione principale della sua implementazione
- all’utilizzazione di strategie distorte dovute alla sovra-enfatizzazione di uno dei quattro aspetti di una buona strategia: le tecnologie, l’apprendimento, il management ed i bisogni di formazione;
- l’insufficiente considerazione delle quattro barriere all’apprendimento nella fad: lo studente, il team didattico, l’organizzazione ed il corso stesso;
- al non aver capito che le persone non voglio apprendere dalle macchine ed al non aver considerato a sufficienza la dimensione sociale dell’apprendimento;
- al non aver compreso che, nonostante le tecnologie abbiano reso agevole lo sviluppo e la distribuzione di materiali didattici, è molto difficile motivare le persone a stare on-line a leggere contenuti. Il modello “presentazione” di contenuti non funziona;
- l’aver cercato di focalizzare il processo d’apprendimento sulla tecnologia piuttosto che sulla pedagogia e sulla didattica;
- il non aver compreso che tutta la tematica della standardizzazione (SCORM ecc…) ha a che fare con gli aspetti economici delle tecnologie che con quelli didattici;
- al non aver capito che le economie di scala non hanno mai funzionato bene nell’educazione.
Gianni Marconato
La discussione su IT forum offre numerosi spunti sulle critictà del'e-learning.
Ho fatto un copia ed incolla dei contributi in modo da non perderli
Ecco qui un primo file (discussione defining dead)
E qui un secondo (discussione 17 e 18 settembre)
Gianni Marconato
non so se sia più pro o più contro, ma mi ha fatto ri-riflettere molto:
http://docs.google.com/Doc?id=ddk6cfvm_30gb8s92
alessandro giorni
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